Nelle nostre scuole, generalmente parlando, si ride troppo poco. L’idea che l’educazione della mente debba essere una cosa tetra, è tra le più difficili da combattere.

Gianni Rodari

Il nostro

PROGETTO

Il progetto desidera avvicinarsi il più possibile alla realizzazione di una educazione democratica, libertaria, non autoritaria; dove la relazione tra adulti di riferimento e ragazzi sia basata sulla reciproca fiducia; dove l’adulto abbia responsabilità differenti rispetto ai ragazzi, che non ne saranno però privi; dove l’apprendimento sgorghi da un confronto tra esigenze e saperi; dove la voce dei ragazzi sia differente, non superiore né inferiore a quella degli adulti; dove il ragazzo non cerchi di rispondere alle richieste dell’adulto per compiacimento o sottomissione, ma per il desiderio di imparare, costruire, stare insieme. Dove gli insegnanti guadagnino autorevolezza non per il ruolo ricoperto, ma per le competenze relazionali e didattiche dimostrate. 

progetto Makula
progetto Makula

I principi

PEDAGOGICI

Nel pratico, i principi pedagogici ispiratori sono concretamente declinati con:

Per saperne di più

Come gruppo di coordinamento ci misuriamo con questo progetto non solo pensando al modo migliore di imparare, ma a quello migliore di crescere e di vivere.
La nostra scuola ha la definizione di “parentale”. Si tratta di una scuola privata non parificata.
L’assenza di parificazione lascia libertà rispetto ai numerosi vincoli pratici imposti.
L’organizzazione parentale si coniuga per noi con alta qualità; si desidera offrire ai ragazzi, oltre all’ambiente ed alla metodologia curata, anche tutti i contenuti  necessari a soddisfare la voglia di sperimentare, di sapere, di esplorare, di espandere le conoscenze.

Gli ambienti sono organizzati in modo da favorire il lavoro individuale quanto quello di piccolo gruppo; l’insegnante delle diverse discipline svolge sia un lavoro individuale, nell’osservazione e nell’accompagnamento del percorso di ogni ragazzo alla ricerca del proprio specifico ed unico metodo di studio, ed un lavoro di gruppo, favorendo la conoscenza trasversale e cooperativa.

Nel dettaglio:

  • Consolidamento e potenziamento di quanto raggiunto nel corso della scuola primaria.
  • Autostima, fiducia nelle proprie capacità e sicurezza di sé.
  • Autonomia e responsabilità nel metodo di studio.
  • Capacità di organizzazione.
  • Formazione interiore.
  • Motivazione ad imparare: entusiasmo e gioia per ciò che si fa.
  • Capacità di ascolto e di comunicazione.
  • Disponibilità all’aiuto.
  • Esaltazione delle capacità individuali.
  • Creatività e percezione di sé.
  • Capacità di autovalutazione in assenza di giudizio.
  • Identità sociale dell’adolescente.
  • Indipendenza nelle scelte.
  • Individuazione di un metodo di studio personale.
  • Sviluppo della cooperazione, della condivisione, del senso di appartenenza al gruppo.
  • Rispetto e riconoscimento delle differenze altrui e proprie.

I gruppi di lavoro non sono separati, ma permeabili tra loro. Nel limite delle possibilità organizzative, le materie più esperienziali sono proposte nel pomeriggio. Gli ambienti sono organizzati in modo da favorire il lavoro individuale quanto quello di piccolo gruppo; l’insegnante delle diverse discipline svolge un lavoro individuale, nell’osservazione e nell’accompagnamento del percorso di ogni ragazzo , ed un lavoro di gruppo, in occasione delle presentazioni.

Vi è la presenza di ampia bibliografia per le diverse aree, materiale laboratoriale per gli atelier.

Le discipline vertono ad approfondire le materie curriculari ma affrontano anche argomenti inusuali per la scuola secondaria di primo grado ma fondamentali per la crescita dei ragazzi.

Sono affrontati argomenti di carattere linguistico-artistico-espressivo, storico-geografico, matematico-scientifico-tecnologico.

 L’universo è una realtà imponente e una risposta a tutti gli interrogativi

Maria Montessori – Come educare il potenziale umano –


Il desiderio di conoscenza e di sperimentazione dei ragazzi, così acuto nell’adolescenza, non può essere frazionato dagli orari e dalle materie. Si offrirà una visione interdisciplinare dell’apprendimento, una “educazione cosmica”.

I docenti forniranno approfondimenti secondo le diverse prospettive e con i ragazzi tesseranno il filo che accomuna tutte le informazioni in modo che la storia e la geografia, le letteratura, la poesia, la matematica ed ogni altro ramo del sapere sia il più possibile legato così da rappresentare una unità: la complessa declinazione del mondo. Apparirà in questo modo più semplice anche accogliere la complessità del proprio mondo interiore eppure l’unicità del proprio essere.

L’adolescente può essere definito un “neo-nato sociale, bisognoso di sostegno ma con un fortissimo desiderio di conoscere se stesso e il mondo”.

Secondo questa lettura garantiremo al gruppo di ragazzi una buona capacità di movimento sul territorio alla ricerca delle fonti bibliografiche ed esperienziali necessarie all’approfondimento di quanto è di loro interesse.

Pur potendoci dotare di materiale didattico e tecnologico che permetta di poter lavorare in una sede, in nostro obiettivo sarà la ricerca delle differenti fonti, l’incontro e l’ascolto di esperti; la formazione di una cultura più ampia e opinioni personali fondate sul pensiero critico.

La scuola sarà permeabile in entrata ed in uscita. Saranno programmate uscite brevi o più impegnative con la cadenza che il gruppo insegnanti-ragazzi riterrà necessario.

Si utilizzeranno le risorse che il territorio mette a disposizione: laboratori scientifici delle associazioni, musei, biblioteche, associazioni culturali, laboratori artigianali. Si andrà alla scoperta del nostro territorio e di quello più ampio.

Se vi saranno persone “di passaggio” sul nostro territorio, saranno invitate ad incontraci perché la mobilità territoriale, europea e mondiale sia un concetto familiare per i ragazzi, una apertura e propensione alla ricerca e all’incontro.

Si potranno accogliere gli ospiti nell’orario del pranzo, per condividere con loro un momento di convivialità, di informale conoscenza e dialogo.

 Il misterioso sviluppo interiore è notevole, la corrispondente manifestazione esterna è minima; vi è quindi un evidente grande sproporzione tra l’attività della vita interiore e le possibilità di espressione esterna
Maria Montessori – La mente del bambino –

Il progetto si caratterizza anche per l’offerta di atelier pomeridiani con funzione di legame tra le differenti aree tematiche curriculari (Italiano, storia, storia dell’arte, geografia ecc.); questi atelier hanno caratteristica espressiva e favoriscono la cooperazione, il confronto e la scoperta di sé.

Filosofia: non si tratta di affrontare la storia della filosofia, ma di offrire ai ragazzi un pensiero critico, una raccolta di punti di vista sulle grandi domande della vita, una possibile e vastissima chiave di lettura del mondo. Uno spazio alla riflessione, all’approfondimento, allo sguardo indagatore.

Teatro: un pomeriggio sarà dedicato al teatro secondo la sua accezione più ampia di contenitore delle arti espressive. Il teatro dà modo di incontrare se stessi, in un momento di cambiamento fisico e psichico come quello della pre-adolescenza; dà modo di incontrare l’altro attraverso i diversi linguaggi umani e dà modo di esprimere e raccontare emozioni e pensieri.

La nostra scuola è non parificata perciò ogni anno si deve sostenere l’esame di idoneità di passaggio che può essere svolto sia in scuole statali che parificate. Abbiamo una collaborazione proficua e duratura con la scuola Montessori di Castellanza con cui condividiamo scopi ed intenti. Ma in ogni caso, abbiamo esperienza di gestione degli esami, sia di idoneità di passaggio che di Stato, presso statali del territorio.