Confermiamo con grande gioia la nostra partecipazione all’evento “La scuola parentale e l’educazione diffusa. Per costruire una nuova dimensione dell’insegnare e dell’apprendere” (workshop il 20 e 27 marzo) ed in particolare al secondo incontro.
La scuola parentale, formula che permette ai genitori (e anche educatori e insegnanti) di pensare una scuola su misura per i propri figli, e l’educazione diffusa, che vuole restituire ai bambini e ai ragazzi il gusto di imparare facendo esperienza del mondo, dei quartieri, dei territori, uscendo dalla rigidità delle procedure scolastiche, si alleano in questo percorso formativo.
L’intento è quello di aiutare chi ha il desiderio di organizzare un’altra educazione per i propri figli a comporre gli elementi necessari per metterla in atto senza dover passare dalla burocrazia scolastica e dei suoi rigidi protocolli.
Fare educazione parentale e diffusa è possibile, richiede un gruppo di persone motivate, energia e la capacità di far evolvere i ragazzi insieme al mondo che li circonda, in modo partecipativo, costruttivo, cooperativo. Anche in maniera di dare alla parola “bene comune” un senso concreto e trasformativo.
Il corso intende fornirvi i tasselli per comporre realisticamente questa prospettiva, con la conduzione di Cecilia Fazioli, che per anni ha lavorato nella scuola parentale e recentemente ha pubblicato un testo fondamentale su questo tema, e Paolo Mottana, fondatore, insieme a Giuseppe Campagnoli, della proposta dell’ “educazione diffusa”.–VERSO L’EDUCAZIONE DIFFUSA
I giorno:
Apprendere dall’esperienza
La centralità del corpo in infanzia e adolescenza
L’educazione diffusa
Come programmare l’educazione diffusa
Gli attori dell’educazione diffusa
La città educante–PROGETTARE LA SCUOLA PARENTALE
II giorno:
Creare una scuola parentale
Il perché di una scelta
Il progetto come identità radice
La vita del progetto – co-schooling ovvero la partecipazione per un’educazione in comune
Pratiche di educazione diffusa: testimonianza del progetto “L’officina del fare e del sapere” – Gubbio e del progetto “Scuola Makula – Varese“.